Gli uffici contemporanei sono sempre più spazi ibridi e aperti, che cercano di accogliere e rappresentare le diversità di chi opera al loro interno. Pertanto, la mancanza di privacy è un importante fattore da considerare, poiché può essere causa di cali della concentrazione e di una conseguente minore produttività.

Solitamente, gli ambienti “open space” accolgono diverse figure operative, ognuna impegnata nel proprio incarico e con specifiche esigenze di “speech privacy”. È un contesto architettonico che presenta vantaggi, non ultimo quello di essere esteticamente gradevole e non opprimente; l’inevitabile promiscuità può però diventare causa di scarsa concentrazione, riflettendosi negativamente sulla produttività. È dunque importante intervenire sull’acustica, superando alcune complessità progettuali:

  • essendo generalmente di grandi dimensioni, presentano un tempo di riverberazione elevato che porta, a parità di trattamento acustico delle superfici, a livelli di pressione sonora maggiori rispetto ad ambienti più piccoli in presenza di una o più sorgenti di rumore;
  • la forma non è regolare, solitamente l’altezza risulta essere molto inferiore alla lunghezza e alla profondità, per cui l’utilizzo di semplici relazioni (ad esempio la formulazione di Sabine) non porta a risultati affidabili e devono essere utilizzati appositi software previsionali;
  • all’interno sono presenti molte persone che conversando producono rumore, che tende ad aumentare in ambienti non trattati acusticamente;

Come primo intervento acustico dovrà essere trattato il soffitto mediante controsoffitto continuo o con opportune isole (o baffles) a elevato assorbimento.

Il trattamento acustico del solo soffitto non riesce tuttavia a risolvere i problemi acustici degli open space, che oltre al controllo del tempo di riverberazione richiedono un’accurata analisi modale degli ambienti e delle riflessioni che potrebbero generare fenomeni di eco-flutter.

Dovranno quindi essere progettate e adottate ulteriori soluzioni tecniche:

  • trattamento acustico delle pareti; almeno una tra due pareti parallele dovrebbe essere trattata con pannelli fonoassorbenti;
  • applicazione di schermi fonoassorbenti e fonoisolanti tra diverse aree o posti sopra le scrivanie;
  • trattamento acustico con assorbitori ad angolo per aumentare l’assorbimento a bassa frequenza e attenuare le risonanze modali;
  • utilizzo del “sound masking, ovvero emissione sonora volontaria attraverso altoparlanti di un rumore con le stesse caratteristiche dello spettro del parlato, in modo da creare un sottofondo che diminuisca le componenti impulsive all’interno dell’ambiente;
  • trattamento acustico dei corridoi che mettono in comunicazione le diverse aree, soggetti a trasformarsi in ambienti accoppiati dove il suono permane e viene riemesso nell’ambiente creando fenomeni di discomfort acustico dovuti al ritardo temporale.

PROGETTAZIONE ACUSTICA DEGLI OPEN SPACE:

 VANTAGGI    SVANTAGGI
–  Miglior comfort acustico: ottimizzazione del tempo di riverberazione e delle riflessioni nocive;

–  ottimizzazione della distribuzione spaziale dell’assorbimento acustico;

–  ottimizzazione del layout distributivo;

–  integrazione delle soluzioni acustiche nel progetto architettonico;

–  riduzione dello stress degli occupanti;

–  aumento del grado di concentrazione e di conseguenza aumento della produttività.

  –  La progettazione acustica ha un prezzo (ma permette di risparmiare e ottimizzare gli interventi correttivi).

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